L’OSTEOPOROSI

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro causata da una perdita di massa ossea e resistenza in correlazione a fattori nutrizionali, metabolici o patologici che possono aumentare il rischio di frattura.

Che cos’è la M.O.C.?

La M.O.C. o Mineralometria Ossea Computerizzata è un esame diagnostico NON INVASIVO e NON DOLOROSO che misura il grado di mineralizzazione delle ossa: cioè del loro contenuto in calcio e altri minerali.

Obiettivi dell’esame

La M.O.C rappresenta quindi il test diagnostico di eccellenza per la valutazione dell’osteoporosi e di conseguenza del rischio di frattura. Questo esame si può effettuare in diversi modi: impiegando ultrasuoni su ossa di piccole dimensioni (avambraccio o calcagno), utilizzando la TAC (a livelli delle vertebre lombari) oppure apparecchiature dedicate, come quella presente al Centro Medico Michelangelo, che si chiamano DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry).

La M.O.C. non necessita di alcuna preparazione specifica e viene eseguita in tempi brevissimi: il paziente viene fatto sdraiare su un lettino dove lo strumento di emissione dei raggi X (con dosi che rappresentano circa 1/10 di una radiografia del Torace), situato sotto il materassino, è accoppiato a un braccio mobile che contiene il rilevatore dei raggi e che scorre lungo il corpo.

Obiettivo della M.O.C. è misurare la densità minerale di un osso o di una zona campione, cioè un’area ben delimitata dello scheletro. Queste zone sono solitamente la colonna lombare e il collo del femore, più raramente l’intero corpo (Total Body). La macchina procede in modo automatico, indicando la BMD (Bone Mineral Density), cioè la densità minerale in grammi per centimetro cubo.

Indicazioni all’esame

La M.O.C. viene quindi utilizzata per determinare la predisposizione alla riduzione del contenuto osseo al fine di intervenire attraverso provvedimenti (dieta e attività fisica) o terapie ( farmaci come gli alendronati) idonee ad arrestarne l’evoluzione. L’Osteoporosi colpisce soprattutto le donne in menopausa e questo è una conseguenza dei forti sconvolgimenti ormonali legati a questa condizione.

Attualmente, le stime inducono a ritenere che circa 1/3 delle donne caucasiche sopra i 50 anni soffrono di osteoporosi ma che purtroppo nella maggior parte dei casi rimanga non diagnosticata.

Tale patologia implica una fragilità ossea che espone al rischio di fratture anche spontanee (cioè in assenza di traumi importanti ). E’ quindi buona norma per le donne al momento della menopausa effettuare un primo esame e programmare controlli periodici in virtù dei risultati ottenuti, al fine di monitorare la perdita di minerali nelle ossa e contemporaneamente valutare la risposta della paziente ad eventuale terapia.

Pur essendo la menopausa una delle prima cause di Osteoporosi, anche gli uomini incorrono in questa patologia in presenza di altri fattori di rischio, come di seguito riepilogati.

  • Basso indice di massa corporea
  • Carenza di Vitamina D
  • Fumo
  • Alcool
  • Trapianti
  • Farmaci
  • Immobilizzazione protratta
  • Ipertiroidismo
  • Età
  • Diabete Mellito tipo 1 e 2
  • Familiarità per frattura di femore/vertebre
  • Ridotto introito di calcio ( Sindromi di malassorbimento, Celiachia )
  • Pregressa Frattura da Fragilità ( in particolare vertebre, comprese le fratture morfometriche, polso, femore e omero )