La vista é uno dei sensi principali su cui si basa la nostra vita. Basti pensare alla miriade di informazioni che riceviamo ogni giorno e che ci permettono di svolgere una qualsiasi azione.

Ecco perché i disturbi della vista sono fastidiosi e, nei casi più gravi, addirittura invalidanti.

I nostri occhi sono forti ma nello stesso tempo delicati. Ed ecco perché visite e controlli periodici possono essere difesa.

Secondo i dati OMS (organizzazione mondiale della sanità) nel mondo sono circa 39 milioni i non vedenti e circa 246 milioni di persone hanno altri problemi visivi.

I disturbi della vista quindi, sono alterazioni della capacità visiva. Essi vengono suddivisi in due macro categorie:

  • Difetti visivi.
  • Patologie oculari.

I difetti visivi (ametropie: miopia, astigmatismo, ipermetropia) sono generalmente correggibili con l’uso degli occhiali o delle lenti a contatto, o la chirurgia refrattiva: rimedi che arrivano a neutralizzare il difetto visivo permettendo a chi ne fa uso di correggere il difetto.

Il discorso per le patologie oculari é un poco più complesso. Ad esempio la cataratta, il glaucoma e la retinopatia diabetica possono essere molto gravi, soprattutto in assenza di una diagnosi tempestiva, e provocare una perdita totale o parziale del campo visivo da uno o entrambi gli occhi.

Per questo è fondamentale diagnosticare queste due patologie di problemi della vista per intervenire in tempo debito. Spesso, infatti, molte malattie della vista colpiscono i tessuti nervosi degli occhi senza presentare sintomi particolari negli stadi iniziali. Questo fa sì che mentre i danni sono già in via di diffusione, possiamo accorgercene solo quando i esso sono irreparabili.  Per tale motivo, la prima forma di prevenzione resta la visita oculistica, al fine di garantire una diagnosi precoce e di poter intervenire tempestivamente.

Particolarmente importanti sono la visita oculistica alla nascita, una visita entro i tre anni di vita e nei passaggi dei cicli scolastici.

Da adulti, la visita oculistica periodica va fatta in relazione al tipo di attività svolta e alle condizioni oculari individuali, su indicazione dello specialista.

Come consiglia la Società Oftalmologica Italiana, dopo i 40 anni, all’insorgenza della presbiopia, è fondamentale una visita oculistica completa da ripetere ogni due anni.